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IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO

La nostra soluzione n°3: CONTROLLO DEI DANNI

i denti cadono con il riassorbimento dell'osso mascellare
salvare il vostro sorriso in un unico intervento
intervento chirurgico in un'unica soluzione SOTTO ANESTESIA GENERALE

SOLUZIONE SMILE DESIGNER N. 3: CONTROLLO DEI DANNI
un soccorso per ripristinare il vostro sorriso in difficoltà
CHIRURGIA IMPLANTARE "ONE-SHOT

"LA GRANDEZZA DELLA MIA CIVILTÀ È CHE CENTO MINATORI DEVONO RISCHIARE LA VITA PER SALVARE UNA SOLA PERSONA SEPOLTA. SALVANO L'UMANITÀ".

IL NOSTRO PROTOCOLLO MCI PER SALVARE IL SORRISO: IL CONTROLLO DEI DANNI
DUE PONTI A SUPPORTO IMPLANTARE "ALL ON 8/6" CON ESTENSIONI
UNA SOLUZIONE DI SALVATAGGIO IN PIÙ FASI PER LA RESTITUTIO AD INTEGRUM

RISPONDERE ALL'SOS DELLA PERDITA DEL SORRISO E AL RISCHIO DI DISOCIALIZZAZIONE

La nostra soluzione numero tre: Controllo dei danni MCI

Si tratta di un protocollo per l’inserimento di impianti a carico immediato per salvare il sorriso e la masticazione posteriore, il più rapidamente possibile, senza innesto osseo pre-implantare, anche se il riassorbimento dell’osso alveolare è molto significativo nei settori dei secondi premolari e molari.  molari.

Questo protocollo per salvare il sorriso, inserendo più rapidamente gli impianti su  , si svolge secondo la seguente procedura:

– L’inserimento di 8 impianti , che sostituiscono i denti anteriori nella mascella, dal premolare destro al premolare sinistro, e 6 impianti nella mandibola.

Pochi giorni dopo, grazie al carico immediato degli impianti dentali, un ponte estetico supportato da impianti CON due estensioni alle estremità posteriori, per sostituire i premolari o al massimo i primi   molari.

 

In un caso di chirurgia bimascellare, i denti anteriori e posteriori della mandibola vengono sostituiti mediante il carico immediato di 6-8 impianti dentali con due ponti avvitati supportati da impianti. 

In genere è nella mascella che i problemi di riassorbimento osseo nelle regioni posteriori sono maggiori.

Nel mascellaree (ma anche nella mandibola) la protesi sovraimplantare MCI è supportata da impianti dal premolare destro al premolare sinistro CON due estensioni posteriori a livello di premolare o molare.

L’aggiunta di estensioni molari alle estremità del ponte consente di ridurre al minimo l’incuneamento dei molari, anche se questi denti non sono supportati da abutment implantari.

Questa è la forma “più minimalista ed estremamente accurata” dei nostri protocolli per salvare il vostro sorriso e la vostra masticazione posteriore,  senza la necessità di innesti ossei pre-implantari , in caso di gravi danni ai denti e al sorriso  dei denti e del sorriso e con un alto livello di riassorbimento dell’osso alveolare.

 

Ne chiamiamo la nostra soluzione allo Smile Designer la “Controllo dei danni MCI”.

 

– Controllo dei danni : perché il nostro protocollo permetterà di controllare danni ai vostri denti e al vostro sorriso molto rapidamente con una procedura unica.

 

Questa versione di MCI richiede due estensioni    premolari e/o molari al ponte supportato da impianto  ponte supportato da impianto per completare   l’arcata dentale, permette una dispersione ottimale   delle forze masticatorie grazie al posizionamento di un numero massimo di impianti, tenendo conto dell’osso disponibile e nonostante il riassorbimento osseo.

 

Il nostro  protocollo“Damage Control MCI” permette di ricostruire perfettamente le arcate dentarie, anche nell’emergenza di una rapida desocializzazione, conseguenza dell’inevitabile perdita dei denti, associata a un ampio riassorbimento osseo dei mascellari posteriori, in particolare dellaparte superiore .

 

Nel   “Damage Control MCIsiamo in grado di inserire 8 impianti nel mascellare, nonostante il riassorbimento dell’osso mascellare posteriore (in particolare nel mascellare superiore).

Questo significa 4 impianti   simmetrici su entrambi i lati della linea sagittale mediana : TUTTI su 8.

 

La particolarità di questa tecnica è che: il ponte implantare, in carico immediato sugli impianti inseriti, sostiene un ultimo premolare o un primo molare in estensione, su ciascun lato e alle sue estremità posteriori 

 

I casi clinici che permettono di indicare il “Controllo del Danno ” nell’MCI sono al confine tra f avorevoli e sfavorevoli  casi sfavorevoli:

Il volume osseo impiantabile disponibile deve consentire l’inserimento di otto impianti nel mascellare (quattro impianti a sinistra e quattro a destra) invece di sei impianti solo in casi clinici sfavorevoli che indicano l’uso della soluzione di salvataggio “Domino S”.urgenze”.

 

Le indicazioni di “Damage Control” sono le seguenti  sono le seguenti:

 

  Dimensioni del volume osseo della mascella necessarie e sufficienti per il posizionamento di impianti All on 8/6;

– Associato a un moderato riassorbimento dell’osso alveolare anteriore fino alle aree dei primi   premolari;

– Un riassorbimento delle regioni premolari e molari che impedisce una soluzione “Gold Damage Control” e naturalmente “Gold Standard”.

 

Di conseguenza, c’è sempre un dente terminale posteriore in estensione: l’ultimo premolare o l’ultimo premolare.  ultimo premolare o  primo molare.

 

La configurazione di il nostro “Controllo dei danni è una variante di salvataggio in situazioni di edentulia al limite estremo del comfort masticatorio, in casi clinici sfavorevoli che precludono la soluzione della soluzione “Gold Damage Control MCI”. soluzione “Gold Damage Control MCI”. 

Può essere una soluzione definitiva se i primi molari vengono sostituiti e se il paziente è di dimensioni ragionevoli.

 

Oppure può essere una soluzione comoda di attesa prima di cercare di avvicinarsi al nostro “Gold Standard MCI grazie ad una serie di innesti pre-impianto.

 

La soluzione per  “MCI “Damage Control La soluzione “Damage Control” consente non solo la ricostruzione immediata dell’intera arcata, ma anche un’impostazione minima ma ottimizzata del morso, nota come “occlusione molare”. 

L’occlusione molare consente di bloccare il morso in posizione articolare posteriore (relazione centrica) e protegge l’articolazione temporo-mandibolare o ATM.

Questa versione è una soluzione immediata per salvare il vostro sorriso e la vostra masticazione grazie al nostro protocollo “Damage Control MCI”.  Protocollo “Damage Control MCI”.

 

Questa tecnica viene utilizzata per sostituire i denti anteriori della mascella:

Carico immediato di 8 impianti dentali con un ponte estetico supportato da impianti dal premolare destro al premolare sinistro, con estensioni posteriori che sostituiscono : 

  • Il secondo premolare nel peggiore dei casi;
  • I primi molari nel migliore dei casi.
 
 

Nel caso di MCI mandibolare : 

La sostituzione di tutti i denti dell’arcata inferiore con impianti si ottiene con l’inserimento di 6 impianti dentali.

 Il carico immediato viene eseguito con una protesi supportata da impianto dal premolare destro al premolare sinistro, con due estensioni molari posteriori.

L’aggiunta di estensioni molari alle estremità del ponte consente l’incuneamento dei molari anche se questi denti non sono supportati da abutment implantari.

  • Il più grande vantaggio della nostra soluzione è la ricostruzione complessiva immediata e praticamente identica delle arcate dentali in una situazione disperata che richiede una rapida estrazione di tutti i denti residui, senza la necessità di innesti ossei pre-implantari per ricostruire i mascellari, anche se il riassorbimento osseo posteriore è molto elevato.
  •  Il chirurgo e il paziente non devono sottoporsi a complessi interventi chirurgici preimplantari, come il rialzo del seno mascellare. 
  • Il costo rimane moderato rispetto a quello di un ponte implantare completo in ceramica a carico immediato, che richiederebbe innesti ossei e/o riempimenti del seno mascellare (sinus lift).
  • Gli svantaggi meccanici e il rischio di frattura delle parti implantari in metallo (ad es. viti, impianti, strutture) nella versione storica di All on 6/4, legati al numero relativamente ridotto di impianti dentali (quattro nella mandibola e sei nella mascella) che supportano un gran numero di denti protesici, non esistono più. 
  • Il problema della storica versione “All on 6/4”, con un ponte supportato da impianti dentali concentrati nella zona anteriore delle arcate superiori e inferiori, creando una sporgenza dovuta all’inclinazione antero-posteriore, non esiste più.
  • Ripristina l’estetica dei denti del sorriso, per i pazienti più esigenti, esattamente come un ponte totale supportato da impianto da molare a molare.
  • La sua elevata resistenza meccanica lo rende adatto alla media delle persone: dagli anziani alle persone attive, e per tutti i tipi di alimenti.
  • Se il chirurgo e il paziente evitano di eseguire una complessa chirurgia pre-implantare, come il rialzo del seno mascellare, le estensioni premolari ripristineranno comunque una minima funzione masticatoria e, in misura minore, il cuneo articolare delle ATM.
  • L’incuneamento dei molari alle estensioni posteriori del ponte, anche se minimo, contribuisce a proteggere le articolazioni temporo-mandibolari e a evitare varie patologie come dolori articolari, vertigini, acufeni, ecc.
  • Lo svantaggio principale è quello di avere un arco protesico meno esteso posteriormente, nelle regioni masticatorie premolari e molari: il carico occlusale viene così spostato verso i denti anteriori. Ma in questa versione modernizzata e rafforzata dello storico protocollo All on 6/4, non ci sono problemi di resistenza meccanica.
  • Questo protocollo non è adatto a pazienti di grandi dimensioni, poiché esiste un rischio maggiore di frattura del ponte implantare e/o degli impianti.
  • Anche se il chirurgo e il paziente evitano di eseguire complessi interventi pre-implantari come prerequisito all’inserimento dell’impianto, in genere si tratta di fare un passo indietro per fare un salto in avanti, poiché spesso sono essenziali per estendere l’occlusione molare posteriormente. Questo è il principio alla base degli interventi a cascata descritti nel nostro protocollo “DOMINO SURGERIES MCI”.
  • Anche se le estensioni premolari ripristinano una minima funzione masticatoria, di solito non è sufficiente e il cuneo articolare delle ATM è inefficace. Il protocollo viene completato solo quando i primi molari vengono sostituiti da due estensioni di ponte posteriori. Oltre questo limite, per raggiungere l’obiettivo saranno necessari gli interventi a cascata descritti nel nostro protocollo “DOMINO SURGERIES MCI”.
  • Se non c’è incuneamento dei molari, a medio o lungo termine possono insorgere patologie dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Ad esempio, possono essere avvertiti dolore o scricchiolii e/o mobilità interarticolare del menisco e/o acufene.

Il nostro risultato clinico: avrete un sorriso nuovo in un’unica procedura di inserimento implantare, con ponti supportati da impianti consegnati in pochi giorni.

Il “Damage Control MCI”: il nostro protocollo per l’inserimento di impianti premolari-premolari o “All on 8” nel mascellare e “All on 8/6” nella mandibola e la creazione di due ponti premolari-premolari completi supportati da impianti, con estensioni per sostituire i secondi premolari o i primi molari.

UNA SELEZIONE DEI NOSTRI CASI CLINICI

SEI UNICO!

CASI CLINICI DI RICOSTRUZIONE DEL SORRISO CON
LA NOSTRA SOLUZIONE 3 "CONTROLLO DEI DANNI" NELLE MCI

SITUAZIONE INIZIALE contro il controllo dei danni

SMILE DESIGNER & DENTOFOBIA PRESENTA IL SUO PROTOCOLLO DI SALVATAGGIO MCI
casi di edentulismo con forte riassorbimento osseo
E LA RICOSTRUZIONE D'EMERGENZA DEL VOSTRO SORRISO
CONTROLLO DEI DANNI MCI: TUTTI L'8/6

QUALI SONO GLI INGREDIENTI PRINCIPALI DEL PROTOCOLLO DI IMPIANTO "MCI PER IL CONTROLLO DEI DANNI"?

Ecco la ricetta del nostro protocollo “Controllo dei danni MCI La nostra soluzione migliore per una riparazione quasi “ad integrum” (ritorno allo stato normale dopo il danno) per chi soffre di una riabilitazione totale del proprio sorriso. A Una soluzione molto rapida, senza bisogno di innesti ossei pre-implantari, per salvare le persone affette da edentulismo e riabilitare con urgenza quasi tutto il loro sorriso.

È adatto anche nei casi di elevato riassorbimento osseo di molari e premolari. Ma solo se è possibile impiantare almeno i primi premolari in queste aree.

Carico immediato di 8 impianti nel mascellare e 6 impianti nella mandibola con un ponte MCI completo CON due estensioni da premolare a premolare o da molare a molare nel caso più favorevole. MA con supporto posteriore ottimizzato per il premolare terminale, per sostenere il ponte supportato dall’impianto e distribuire i carichi masticatori con una sporgenza minima per ottenere il massimo guadagno di forza masticatoria dei molari.

  • INSERIMENTO DI UN MASSIMO DI 8 IMPIANTI DENTALI PER ARCATA, COME SOSTITUZIONE PERMANENTE DEI DENTI DEL SORRISO ESTESI AI PREMOLARI/MOLARI O COME PROCEDURA DI SALVATAGGIO D’EMERGENZA IN ATTESA DI UNA RICOSTRUZIONE GLOBALE PERMANENTE PIÙ ESTESA.
  • INSERIRE UN NUMERO MASSIMO DI IMPIANTI ANTERIORI PER RICREARE LO SMERLO GENGIVALE DEL SORRISO
  • FORNIRE UNA STRUTTURA COLLAGENA UTILIZZANDO INNESTI OSSEI ALLOGENICI E XENOGENICI.
  • FORNISCONO FATTORI DI CRESCITA TISSUTALE CONTENUTI NELLA FIBRINA AUTOLOGA RICCA DI PIASTRINE.
  • APPLICARE LA FLANGIA RESILIENTE MCI CON UN RIVESTIMENTO COSMETICO COMPOSITO POCHI GIORNI DOPO L’INTERVENTO
  • LA LAVORAZIONE CFAO SI BASA SULLA RICERCA OTTIMIZZATA DALLO “SMILE DESIGN” E DALLE TECNOLOGIE DIGITALI CFAO.
  • IL PONTE DEFINITIVO “DAMAGE CONTROL” VIENE INSTALLATO DA 6 A 12 MESI DOPO CON UN RIVESTIMENTO CERAMICO COSMETICO (che sostituisce il ponte resiliente, con un rivestimento cosmetico in resina grazie ai materiali compositi ibridi, transitorio durante la fase di guarigione.
IL FILMATO DI UN INTERVENTO "ALL ON 8" E "ALL ON 6"

CONTROLLO DEL DANNO MCI:
LA
ricostruzione di un intero sorriso con due ponti alti e bassi su impianti A carico immediato.

Riproduci video
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IL FILMATO DI UN INTERVENTO DI RIALZO DEL SENO MASCELLARE CON IL SUPPORTO DELL'ODONTOIATRIA RIGENERATIVA: "PRF

Intervento di "sinus lift".
il prerequisito per gli impianti a carico immediato
IN ANESTESIA GENERALE

CONTROLLO DEI DANNI MCI

Perché chiamiamo questa tecnica di inserimento degli impianti dentali “Damage Control MCI”?

Il termine “Damage Control” (controllo dei danni) per questa soluzione di impianto di carico immediato deriva dal gergo della marina militare statunitense, che descrive la capacità di un’imbarcazione gravemente danneggiata di raggiungere una secca, incagliarsi e poi essere rimessa a galla dopo la riparazione.

Questo termine presenta gli elementi essenziali del nuovo concetto di Smile Designer & Dentophobia applicato alla chirurgia implantare MCI.

È molto comune che le persone si trovino in una situazione odontoiatrica catastrofica, perché i denti sono già stati persi o sono destinati a scomparire a breve termine.

Tuttavia, in questa situazione drammatica, ci sono poche soluzioni di riparazione immediata nei protocolli di implantologia convenzionale. Il più delle volte i chirurghi estraggono i denti e li sostituiscono con impianti. Di solito gli impianti non vengono inseriti immediatamente, ma quattro o cinque mesi più tardi, dopo la guarigione ossea post-estrattiva.

Pochissimi protocolli permettono di sostituire tutti i denti del sorriso con una protesi estetica in meno di una settimana, con un solo un unico intervento chirurgico, come nella nostra tecnica “one shot”: “Damage Control MCI”,

Un numero ancora minore di protocolli consente il ripristino immediato della funzione masticatoria dei premolari, o addirittura dei molari in alcuni casi clinici favorevoli.

Grazie al nostro protocollo “Damage Control MCI”, siamo in grado non solo di sostituire tutti i denti del sorriso, ma anche di ripristinare la funzione masticatoria fino ai premolari e persino ai molari.

Per realizzare questo protocollo per gli impianti a carico immediato impieghiamo meno di una settimana.

Anche se il riassorbimento osseo post-estrattivo nei settori posteriori dei secondi premolari e molari ha creato un’atrofia ossea tale da rendere impossibile l’inserimento di impianti in queste aree, grazie alla nostra tecnica di ponte supportato da impianti con estensioni di premolari o molari posteriori, siamo in grado di salvare la situazione occlusale e stabilizzare il paziente da tutti i punti di vista funzionali ed estetici.

Il nostro risultato: il vostro sorriso nuovo di zecca in un’unica procedura di inserimento implantare e la consegna di due ponti resilienti supportati da impianti con una cosmesi di tipo ibrido o in materiale composito, in carico immediato ed estetico, pochi giorni dopo.



In queste immagini di risultati clinici


il risultato ha
dopo sei-dodici mesi di guarigione. I ponti resilienti con cosmetici in composito sono sostituiti da ponti definitivi supportati da impianti con cosmetici in ceramica. (Isull’immagine)

Vengono avvitati o cementati su impianti dentali per tutta la lunghezza della mascella, da premolare a premolare o molare a molare, CON sporgenze posteriori.

I dettagli del protocollo e i casi clinici sono riportati nei capitoli corrispondenti.

Attenzione: Anche se nelle nostre foto di presentazione mostriamo risultati clinici soddisfacenti, questi non possono in alcun modo essere considerati una promessa di successo analogo nella vostra situazione clinica. Ogni persona è diversa e ogni caso clinico è unico.

Il nostro risultato: il vostro sorriso nuovo di zecca in un’unica procedura di inserimento implantare e la consegna di due ponti resilienti supportati da impianti con cosmetici in composito, in Immediate Load e Aesthetic, pochi giorni dopo.

I dettagli del protocollo e i casi clinici sono riportati nei capitoli corrispondenti.

Attenzione: Anche se nelle nostre foto di presentazione mostriamo risultati clinici soddisfacenti, questi non possono in alcun modo essere considerati una promessa di successo analogo nella vostra situazione clinica. Ogni persona è diversa e ogni caso clinico è unico.

Questa tecnica aiuta a stabilizzare il paziente dal punto di vista sociale ed emotivo nei casi di edentulismo grave e quando il volume osseo impiantabile è praticamente o totalmente indisponibile nei settori posteriori.

Nei casi di parodontite terminale (allentamento dei denti) o di cisti periapicali estese (cisti endodontiche alle estremità delle radici dentali), il volume osseo è spesso completamente atrofizzato. 

In queste situazioni critiche, non è più possibile inserire impianti dentali per sostituire i denti premolari e/o molari posteriori.

Per ricostruire il volume osseo perso è necessario utilizzare innesti pre-implantari.

Queste tecniche sono ben note e ben catalogate. Non c’è alcun problema nell’implementarli. Tutte queste tecniche sono descritte nella nostra soluzione numero 4 :  “Domino Chirurgico MCI .

Ma questo richiede tempo!

È necessario dedicare tempo all’operazione e aggiungere il tempo di guarigione. Ciò significa quattro mesi di guarigione ossea più quattro mesi di osteointegrazione degli impianti. In alcuni casi favorevoli, queste due fasi della guarigione di si confondono.

Se il paziente si trova in una situazione clinica che non mette a rischio i denti anteriori, non c’è alcun problema a dedicare il tempo necessario per effettuare queste cascate di interventi pre-implantari al fine di ricostruire i settori posteriori. 

Queste tecniche di “rialzo del seno mascellare”, ad esempio, sono descritte nel nostro capitolo sull’implantologia convenzionale “one-shot”, in anestesia generale.

Tuttavia, la situazione è completamente diversa quando l’indicazione è per un’estrazione con impianto a carico immediato, poiché per definizione la situazione clinica del paziente è di pericolo quasi immediato.

Per sua natura, questa situazione clinica implica che il settore anteriore sia condannato tanto quanto i settori posteriori. 

I casi clinici più favorevoli per gli impianti a carico immediato sono trattati nei due protocolli precedenti, ovvero la soluzione 1  “Gold Standard MCI e la soluzione 2  “Gold Damage Control MCI”.

Ma ci sono situazioni ancora più gravi, in cui il paziente si trova in una situazione così critica che i suoi denti anteriori e posteriori sono tutti in procinto di “cadere”, in un futuro quasi immediato, proiettandolo in una situazione personale e professionale catastrofica.

E se, come se non bastasse, il riassorbimento osseo posteriore è molto avanzato, il posizionamento degli impianti diventa critico !


Ci sono anche situazioni in cui i denti sono già stati persi. 

Se queste persone, in particolare quelle affette da stomatofobia, non riescono a trovare una soluzione, possono trovarsi in un limbo medico per un lungo periodo, dove la sofferenza psicologica della vergogna si aggiunge a quella fisica della mutilazione.

Queste circostanze drammatiche portano a un susseguirsi di “occasioni perdute” a livello professionale, sociale, emotivo e familiare, che non riguardano solo il periodo buio corrispondente alla perdita dell’aspetto estetico, ma anche il suo futuro. 

Perché tutto ciò che non è stato fatto, e tutto ciò che non si è potuto fare, a seguito della disgrazia causata dalla perdita dei denti, avrà conseguenze disastrose, a volte per diversi anni, o addirittura per tutta la vita.

In alcuni dei casi più tragici, questo porterà al fallimento personale e/o professionale del paziente, impedendogli di proseguire gli studi, la carriera professionale o il matrimonio. Le conseguenze mortali sono tanto infinite quanto disastrose.

Abbiamo quindi messo a punto un protocollo che può risolvere immediatamente la maggior parte dei problemi di queste persone a rischio, senza chiudere le porte terapeutiche necessarie per ottimizzare la situazione clinica in futuro.

Questa è la soluzione 3 di : “Damage Control MCI”.

 

Questa soluzione viene in soccorso delle prime due :

Soluzione 1: il “Gold Standard MCI” può essere   utilizzato quando il riassorbimento osseoè molto basso e tutti gli impianti possono essere posizionati prima   o possono essere eseguiti prima gli interventi di innesto pre-implantare, senza urgenza o stress.

Soluzione 2: “Gold Damage Control MCI”   può essere utilizzato quando il riassorbimentoosseo è moderato e quasi tutti gli impianti   possono essere inseriti inizialmente per ripristinare i settori posteriori ad integrum.  

L’utilizzo delle estensioni dei molari posteriori elimina la necessità di un intervento di innesto pre-implantare.

Soluzione 3: “Damage Control MCI” è utilizzata quando le altre due soluzioni non sono possibili perché il riassorbimento del danno non è possibile. l’ossoè forte o molto forte. Non tutti gli impianti possono essere inseriti fin dall’inizio e non è possibile eseguire prima la chirurgia di innesto pre-implantare. 

La gestione delle emergenze e dello stress significa ripristinare l’integrità fisica del paziente.

In seguito all’attuazione del nostro protocollo numero 3 Controllo dei danni MCI, ci troveremo in due situazioni:

Nel primo scenario, il più favorevole, il Damage Control MCI ha adempiuto   completamente alla sua missione di salvare il paziente e di ripristinare virtualmente l’arcata dentale ad integrum. la sua missione di salvare il paziente e di ripristinare virtualmente l’arco dentale ad integrum

Poiché il nostro protocollo è una terapia estremamente potente, siamo generalmente in grado di inserire un numero sufficiente di impianti nei settori anteriori e nei due laterali per ripristinare completamente l’arcata dentale. A condizione che vengano create due estensioni posteriori alle estremità posteriori del ponte supportato da impianto in carico immediato, per sostituire i primi molari.

In questo caso, la soluzione numero tre, Damage Control MCI, ha compiuto la sua missione di salvataggio e il paziente può scegliere di rimanere in questa situazione poiché avrà 12 denti necessari e sufficienti dal primo molare destro al primo molare sinistro.

Ha ricostruito i settori posteriori delle arcate dentarie, anche parzialmente, la funzione masticatoria e  l’estetica del sorriso. 

Nel secondo scenario di   , il Controllo dei danni MCI ha compiuto completamente la sua prima   missione di salvare il paziente, ma parzialmente quella di ricostruire l’arcata dentaria :

Poiché il nostro protocollo è una terapia estremamente potente, ha immediatamente ripristinato la vita di persone che erano state perse dal punto di vista medico. Infatti, siamo in grado di inserire un numero sufficiente di impianti nel settore anteriore per ricostruire l’estetica dei denti del sorriso ed evitare che il paziente venga escluso socialmente.

Tuttavia, nel caso in cui i due settori laterali presentino una cresta ossea alveolare molto riassorbita, è impossibile inserire impianti in queste aree posteriori e quindi ripristinare completamente l’arcata dentale.

Due estensioni posteriori possono essere create alle estremità posteriori del ponte supportato da impianti in carico immediato, per sostituire i premolari. 

Ma come abbiamo visto sopra, questo incastro di premolari e molari è insufficiente per una masticazione efficace e per la salute delle articolazioni temporo-mandibolari.

I vantaggi della nostra soluzione numero quattro “DOMINO SURGERIES MCI” :

Una volta ottenuto questo salvataggio iniziale con Damage Control MCI, possiamo  ricostruire i settori posteriori per aggiungere impianti in queste aree e aumentare la ricostruzione del mascellare fino a raggiungere un risultato “ad integrum” del tipo “Gold Standard MCI” o “Gold Damage Control MCI”.

In altre parole, la ricostruzione completa di tutte le arcate dentali, della funzione masticatoria e dell’estetica del sorriso.

Questi protocolli di ricostruzione delle arcate dentarie sono descritti nel capitolo corrispondente.  “INTERVENTI DOMINO” MCI

La nostra soluzione “Damage Control MCI” : il protocollo definitivo per salvare il sorriso

Ecco il dilemma che abbiamo affrontato:

Come si affronta l’angoscia di persone i cui denti sono così malati da dover essere estratti con urgenza, ma senza edulcorare il paziente o renderlo socialmente inaccettabile?

– Non è raro che le persone abbiano denti praticamente distrutti da gravi carie (policarie).

Di conseguenza, i loro denti sono in condizioni così precarie che devono essere estratti e impiantati con urgenza.

– Spesso vediamo pazienti con malattia parodontale in fase terminale. In altre parole, i denti sono talmente allentati che potrebbero cadere in qualsiasi momento. Anche in questo caso, i denti sono talmente rovinati da dover essere estratti e impiantati con urgenza.

– Non è inoltre raro che i pazienti già trattati abbiano protesi dentarie su denti naturali o impianti giunti a fine vita, come corone o ponti che si sono rotti a causa di infezioni dentali. Anche in questo caso, i denti pilastro di queste protesi devono essere estratti. Anche in questo caso, i loro denti erano così deteriorati che l’estrazione e l’impianto globale sono stati raccomandati con urgenza.

In tutti i casi sopra descritti, la persona si trova in una situazione disperata, perché se i denti sono tutti o anche solo parzialmente persi, non può più mangiare correttamente o sorridere. Inoltre, è probabile che abbia problemi sul lavoro e nelle relazioni familiari e/o affettive.

Questa situazione di mancanza di denti, inevitabile a breve termine, comporta da un lato problemi di salute dovuti alle infezioni dentali, che sono generalmente l’origine del problema e che quindi devono essere risolte rapidamente con interventi chirurgici curativi.

D’altro canto, l’improvvisa perdita di contatti sociali che ne consegue pone altri problemi, portando eventualmente a uno scompenso psicologico e al rischio di cadere in depressione o addirittura di perdere il lavoro e il reddito.

Questa tecnica richiede un volume osseo sufficiente per inserire gli impianti fino alla regione premolare. Tuttavia, se necessario, possiamo ricostruire le regioni ossee atrofizzate utilizzando innesti ossei.

Se il volume osseo è sufficiente, ci si può spingere fino alle regioni del secondo premolare. L’obiettivo è quello di avvicinarsi il più possibile alla cavità del seno mascellare.

In generale, grazie ai mini impianti, ci estendiamo verso il basso sulla mandibola, oltre la zona di uscita del nervo alveolare inferiore, per essere il più possibile posteriori. Grazie a questo numero maggiore di impianti, possiamo creare due estensioni molari sul ponte supportato da impianti che ripristinano ampiamente la funzione occlusale e masticatoria dei molari.

In queste condizioni, questa versione modernizzata e ottimizzata dell’approccio “All on”, che utilizza un numero massimo di impianti, consente di creare un ponte a 12 denti nel mascellare e nella mandibola, rispettivamente con 8 e 8 o 6 impianti.

Il nostro risultato: il vostro sorriso nuovo di zecca in un’unica procedura di inserimento implantare e la consegna di due ponti resilienti supportati da impianti con cosmetici in composito, in Immediate Load e Aesthetic, pochi giorni dopo.

I dettagli del protocollo e i casi clinici sono riportati nei capitoli corrispondenti.

Attenzione: Anche se nelle nostre foto di presentazione mostriamo risultati clinici soddisfacenti, questi non possono in alcun modo essere considerati una promessa di successo analogo nella vostra situazione clinica. Ogni persona è diversa e ogni caso clinico è unico.

Il nostro risultato: il vostro sorriso nuovo di zecca in un’unica procedura di inserimento implantare e la consegna di due ponti resilienti supportati da impianti con cosmetici in composito, in Immediate Load e Aesthetic, pochi giorni dopo.

I dettagli del protocollo e i casi clinici sono riportati nei capitoli corrispondenti.

Attenzione: Anche se nelle nostre foto di presentazione mostriamo risultati clinici soddisfacenti, questi non possono in alcun modo essere considerati una promessa di successo analogo nella vostra situazione clinica. Ogni persona è diversa e ogni caso clinico è unico.

Per risolvere il precedente dilemma, gli implantologi smile designer hanno ideato un protocollo di salvataggio: il “Damage Control MCI”.

Quando un paziente ci invia un SOS: possiamo estrarre e reimpiantare immediatamente tutti i denti anteriori del paziente e, il più delle volte, tutti o parte dei denti posteriori.

Anche la sostituzione parziale dei denti, concentrandosi principalmente sui denti anteriori, garantisce che il paziente non venga escluso socialmente. Trattiamo anche tutte le patologie infettive in un unico intervento implantare “one-shot”, in anestesia generale nelle sale operatorie della nostra clinica.

Il nostro protocollo è un adattamento moderno degli storici protocolli “All on 6” e “All on 4” per la chirurgia implantare immediata.

Stiamo cercando di inserire 8 impianti premolari-premolari nel mascellare e 6-8 impianti premolari-premolari nella mandibola, ma con due estensioni molari a sbalzo alle estremità del ponte supportato da impianti.

Questa tecnica è estremamente efficace per tentare di ripristinare l’osso, soprattutto nel mascellare, nei casi di atrofia dei settori posteriori a seguito di vecchie estrazioni o di cisti che portano al riassorbimento osseo.

In alcuni casi favorevoli, se riusciamo a inserire un numero sufficiente di impianti, cioè un ponte implantoprotesico con otto impianti nell’arcata superiore e sei impianti nell’arcata inferiore, di solito non è necessario ricostruire i settori posteriori, perché un ponte da premolare a premolare con estensioni posteriori che sostituiscono i secondi premolari o i primi molari è più che sufficiente per ristrutturare l’estetica, recuperare la funzione masticatoria ed evitare qualsiasi forma di esclusione sociale.

La situazione clinica migliore per il Damage Control : il ponte MCI superiore supportato da impianti ha quindi 12 denti per 8 impianti nel mascellare. Il ponte MCI inferiore supportato da impianti ha 12 denti per 6 impianti nella mandibola.


La situazione clinica sfavorevole di

Controllo del danno
L’ atrofia ossea posteriore del mascellare è così estesa che non è possibile inserire impianti per ristrutturare completamente l’arcata dentaria dal primo premolare destro al primo premolare sinistro, ma solo da canino a canino.

Tuttavia, il sorriso e la funzione masticatoria di base vengono immediatamente salvati.

Nei mesi successivi al primo intervento, trattiamo nel tempo le patologie e le anomalie ossee posteriori per ricostruire questa parte dell’osso mascellare.

Questa situazione clinica sfavorevole è piuttosto frequente. In particolare nel mascellare, in seguito a vecchie estrazioni di denti o a importanti infezioni radicolari che hanno portato a un’estesa pneumatizzazione dei seni, con conseguente riassorbimento significativo dell’osso alveolare nei settori posteriori. In questo caso, queste aree devono essere ricostruite con innesti ossei, in particolare con filler per seni paranasali, noti anche come sinus lift.

Anche in una situazione inizialmente sfavorevole, al termine dei nostri trattamenti di ricostruzione dell’arcata dentale, siamo solitamente in grado di tornare al nostro “Golden Standard MCI”: cioè un ponte implantare All on 10/8 da molare a molare senza estensione del cantilever.

Se il livello di osso residuo lo consente, o se gli innesti ossei correggono l’atrofia ossea, è intuitivo che il supporto implantare nella regione molare renderà più resistente il ponte implantare MCI.

La soluzione ideale è sostituire tutti i denti con impianti dentali a carico immediato con una protesi estetica supportata da impianti dal molare destro al molare sinistro, con dieci impianti nel mascellare e otto impianti nella mandibola: questo è l’approccio “All on 10/8”: la nostra soluzione 1 “Golden Standard MCI”.